venerdì 8 febbraio 2013

INCONTRO CON L'ON. FRANCO LARATTA

NOCARA - 17 FEBBRAIO 2013 - ore 16,00 - sala consiliare
INCONTRO CON L'ONOREVOLE FRANCO LARATTA


IL MIO DISCORSO CHE INTRODUCE I LAVORI

Buona serra a tutti.
Onorevole Laratta, a mè il compito, l’onore, di darti il BENVUNUTO. Un BENVENUTO A NOCARA che sento poter rivolgere anche a nome di tutti gli esponenti politici ed amministrativi qui presenti, che ringrazio.
Un saluto anche al Consigliere Regionale Mario Franchino, al Consigliere Provinciale Giuseppe Ranù, ai sindaci ………., a Paolo Stigliano, … a tutti voi che onorate con la vostra presenza Nocara.
Un BENVENUTO, lasciatemelo dire, ma soprattutto un GRAZIE DI CUORE. La vostra presenza in questo piccolo angolo di mondo, sottolinea e rappresenta consapevolezza intellettuale, rispetto e responsabilità nei confronti di tutti, GRANDI E PICCOLI, …e sappiamo bene quanto si prediligano le GRANDI PIAZZE, LE GRANDI MASSE. ----Questo significa oltremodo, spiega chiaramente, che la politica si può scegliere di farla in duo soli modi: NELLA MANIERA SANA E NELLA MANIERA INSANA, e la vostra scelta è inequivocabile.
QUESTO VI ONORA E ONORA LA POLITICA DEL PARTITO DEMOCRATICO.
Soprattutto un grazie all’On. Franco Laratta …per aver voluto essere a tutti i costi qui questa sera. Conosciamo bene il suo impegno sul territorio e sento di poter dire senza alcuna difficoltà, né credo ci possano essere temi di smentita in merito, che la tua presenza a Roma, caro Franco, nella qualità di AMBASCIATORE DEL POPOLO CALABRESE sia stata non quella del solito ignoto ma quella di una persona che ascolta, che sa ascoltare …e soprattutto non dimentica.
Premesso quanto, passo velocemente al tema della giornata: I PICCOLI COMUNI.
Conosciamo bene tutti i sintomi che la parola “POLITICA” consegna alla gente!!! Ma sappiamo bene anche …che la politica, quella seria, quella che tocca la pelle della gente, è l’unica via per uscire da un tremendo momento di difficoltà generali. Ma perché ciò avvenga, caro Franco, caro Mario, caro Giuseppe, c’è bisogno di lealtà e tanta modestia, cose che non vi mancano. E perché ciò avvenga, ancora, è necessario che tutti, …e dico tutti, iniziando dai responsabili di circolo …alla gente stessa, …perché ciò avvenga è necessario che tutti insieme si guardi alla politica come ad un appuntamento: UN APPUNTAMENTO A CUI NESSUNO PUO’ O DEVE MANCARE …E DOVE OGNUNO DEVE DIVENTARE ED ESSERE …NON PIU’ SOLO RESPONSABILE DI SE’ STESSO …MA ANCHE DI CHI GLI SIEDE ACCANTO.
Carissimi onorevoli signori presenti, credo sia arrivato il tempo di ammodernare, di dare più capacità, più competitività al nostro territorio attraverso una politica compatta. La crisi impone una sfida alta, siamo messi a dura prova, una prova di sopravvivenza. Anche se da un lato, a mio modesto avviso, dobbiamo dare atto che il governo Monti ha avviato una ricostruzione anche morale dell’Italia, dall’altro è arrivato il momento di passare ad un’altra fase; …una fase dove i partiti devono riappropriarsi della loro fondamentale attività di amministrazione della cosa pubblica. Personalmente non mi sono …né mi riconoscerò mai nella parola di rottamatore: piuttosto sono per un rinnovamento che deve non per forza azzerare una classe politica …ma ridarle voce, ridare voce alla politica con la “p” maiuscola», perchè a precisare quali sono i cardini dell’azione politica serve una politica che deve tornare in campo per attuare quello che è secondo noi il miglior modello che è la partecipazione solidale. Sul territorio e anche a livello nazionale non ci poniamo come rottura e divisione …ma come momento di sintesi e unione. Amministratori locali, assessori o consiglieri, forze di minoranza, come la nostra a Nocara, ad Oriolo, sono spesso modello di riferimento della politica: pur vessati da mille richieste, da un “dover fare” e funzioni sempre in aumento e con risorse sempre più scarse, si cerca di offrire un lavoro serio ma …spesso non si riesce a soddisfare tutte le esigenze. Ed è da qui che bisogna ripartire: dobbiamo ripartire dai comuni. A cominciare dalla ripartenza dai territori: non possiamo non ricordare, che piccoli appalti oggi bloccati dal patto di stabilità potrebbero far del bene al territorio, alle poche, piccole aziende locali, con la speranza di poterne vedere nascere delle altre.
IO DICO: in politica c’è del buono. E sono sicuro che LO DIMOSTREREMO.
Se siamo qui questa sera, dunque, e sono certo che le intelligenze convenute condividano pienamente questo mio pensiero, …è perché chiediamo, la gente che ognuno di noi questa sera rappresenta, VI CHIEDE DI NON LASCIARLA IN BALIA DI UNA POLITICA CHE CONSUMA SOLO SPERANZE.
L’Alto Jonio tutto, le sue coste, il suo entroterra, …qui questa sera onorevolmente rappresentato, CHIEDE DI STARGLI VICINO, di condividere speranze ma ancor più certezze: CHIEDIAMO FORMALMENTE IMPEGNO A SENTIRVI ED ESSERE INTERPRETI DI UN TERRITORIO CHE FRA TAGLI E TAGLIETTI E’ RIDOTTO ALL’OSSO.
Ammodernare il territorio, renderlo competitivo e rispondere concretamente a quei dati che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel nostro territorio e la non occupazione ci consegnano. Non è più il tempo solo degli annunci ma deve diventare quello delle decisioni e delle scelte concrete. …E sono certo che l’argomento trattato l’altra sera ad Oriolo con Simona Colotta insieme a tutti gli intervenuti, l’ultimazione della 481, che come sappiamo si è fermata al 2°lotto che arriva ad Oriolo ma il progetto definitivo ce ne consegna un terzo per arrivare in Basilicata, sia una tra le principali azioni da intraprendere per iniziare ad uscire da questo isolamento.
Premesso quanto, credo di poter dire, che il vero tema ruoti attorno alla risposta che proviene da una domanda, molto significativa per il nostro territorio, …un domanda importante e purtroppo crescente: …quella di protezione sociale.
Abbiamo territori e realtà senza competizione, mai valorizzati né portati ad un’idea di valorizzazione per mancanza di una politica localistica giusta, tanto necessaria, indispensabile per l’economia e lo sviluppo. E si badi bene, stiamo parlando di territori che possono giocare un ruolo decisivo nella costruzione di un nuovo assetto sociale, territori che però …stanno vivendo uno stato di abbandono quasi irreversibile con un aumento notevole del grado di dipendenza piuttosto che di indipendenza.
I problemi legati alla mancanza di infrastrutture sono i primi problemi da affrontare e la perdita di fiducia da parte di chi ha voglia di fare e fare bene …abbandona ancor più queste aree a sé stesse.
L’impresa è difficile, e credo, anzi ne sono convinto, che per potenziare il richiamo a questi interventi sono indispensabili SI’ riforme, … riforme non solo concettuali, ma riforme che favoriscano in particolare la concertazione e la ricerca tra i vari quadri istituzionali.
Dico questo, perché è difficile dire anche un’altra cosa, , dispiace, MA DOBBIAMO ESSERE SERI, abbiamo il dovere di farlo: siamo di fronte all’esclusione sociale, siamo di fronte ad un fenomeno brutale dalle mille sfaccettature che assume sempre più valori inquietanti.
Qui questa sera molti di noi si trovano a rappresentare forse 2, 3 esperienze insieme: quella di responsabile a livello politico ma anche e soprattutto quella di cittadino e di lavoratore di questo territorio, dunque, chi di più può prendere in debita considerazione la dimensione concettuale della competitività territoriale!!!
Il dibattito dunque non ha una dimensione astratta ma assume un carattere operativo nel processo di cambiamento che ci auguriamo poter vivere presto: e la formula è DECLINAZIONE TERRITORIALE, CHE È UNA DOMANDA: COSA NE FACCIAMO DI QUESTO TERRITORIO?, una domanda che diventa protagonista non solo in un discorso futuro generale …ma soprattutto iniziale glocale.
Il mio augurio è quello di riuscire a ricercare e trovare le leve giuste attraverso le quali imporre in qualche modo una valutazione chiave, …e certamente, quello delle infrastrutture è il capitolo N°1 da affrontare e scrivere, insieme.
Il mio, e ho concluso, il mio augurale saluto …caro Franco, …è quello di rivederci ---di rivederci presto --- …di rivederci al cospetto di una politica vincente, …vincente per la democrazia, per la libertà, vincente per la gente e per il territorio.
GRAZIE
Passo ora la parola a …. .