Domenica 16 Giugno
ATTENZIONE!!! ATTENZIONE!!! ATTENZIONE!!!
Ci sono aggiornamenti a questo post a conclusione dell'articolo qui di seguito riportato.
Carissimi amici BEN RITROVATI.
Iniziamo oggi …il percorso, il PIU’ o MENO lungo percorso,
che ci condurrà alle prossime elezioni amministrative che si terranno a Nocara
l’anno prossimo.
Sarà un percorso sobrio intellettualmente, accompagnato dalla
più nitida e chiara trasparenza, …cosa che in questi trascorsi 4 anni di Amministrazione
Trebisacce ritengo sia mancata. Non per questo, però, e ve lo garantisco, …le discussioni
che impronteremo saranno a senso unico, anzi, è CON e PER i vari “saggi” che l’attuale
amministrazione ci ha consegnato, insieme alle tante “amare emozioni” vissute
in questi anni, …che cercheremo di analizzare in maniera puntuale le strane
facce di un “fare amministrativo e politico” che ha sicuramente tanto da dirci
ed insegnarci ...acchè non si commettano eventuali ulteriori errori.
Non sarà, dunque, solo e solamente un puntare il dito verso “qualcuno”
ma, sarà invece un rispolverare, con serietà ed onestà, la necessità di verificare
ancora una volta, speriamo l’ultima, a mani nude, certezze e non di una
comunità che non ha certo goduto della migliore politica e che oggi vuole e
deve ricominciare un percorso più consapevole che non consegni solamente
speranze ed illusioni ma certezze.
Sappiamo tutti molto bene, purtroppo, che fare l’elenco delle
cosa che non vanno …è un’impresa assai difficile, …e siamo anche consapevoli,
tristemente consapevoli, che è ancora più arduo fare quello delle cose che
vanno. Siamo stati, …e lo siamo ancora, “figli”
di una realtà che ci ha visti e ci vede impegnati tutti i giorni a cercare di
mettere insieme i pezzi di un mosaico impazzito …per vedere cosa ne esce fuori.
E il tutto succede all’interno di una comunità in cui le attività ed azioni
politico-amministrative sono state e sono solo e solamente riconducibili a
numeri di bilancio, …dove si è dimenticato spesso …che esiste un altro
bilancio, quello umano e insieme solidale, che così proseguendo …non avrà mai
numeri in entrata.
La prerogativa, dunque, è quella di DOVER CAMBIARE ROTTA,
cambiare i metodi e i mezzi per la gestione della COSA PUBBLICA, …ed è partendo
dal vissuto …che dobbiamo iniziare per, come dicevo in precedenza, … non rischiare
di commettere ulteriori gravi errori che sarebbero fatali per la comunità.
Ho sempre URLATO in ogni luogo ed in tutte le occasioni DELLA
NECESSITA’ di affrontare e mettere sempre in gioco l’esperienza di tutti per
essere insieme consapevoli ed allo stesso tempo responsabili delle scelte. L’ho
fatto e continuerò a farlo, perché ritengo UNICA l’occasione che la politica
ancora può e deve dare, …e spero che “qualcuno” affrontando questo discorso non si
nasconda dietro paramenti inesistenti, perché sebbene non è tutto oro quello che
la politica ci consegna e ci fa vedere, molto di questo oro è nascosto …ed è la
capacità introspettiva e la sua seria e razionale sua ricerca che ci dà la
possibilità di farlo proprio. A tal proposito …insieme, sempre insieme,
analizzeremo delle tappe a cui approderemo man mano nel nostro cammino, e lo
faremo avvalendoci dell’aiuto di esperienze tratte da REALTA’ spesso peggiori
di quelle che viviamo a Nocara. Sarà bello e allo stesso tempo “poco
gratificante” saggiare il bellissimo cammino intrapreso da altri piccoli centri
come Nocara …e rendersi consapevoli di aver visto PASSARE MOLTI TRENI IN QUESTI
QUATTRO ANNI, senza esserci saliti sopra. Ma non dobbiamo gettare la spugna!!!
Dobbiamo invece essere più forti e incentivare ancora di più la voglia di
ESSERE, con la consapevolezza che una NOCARA MIGLIORE E’ POSSIBILE.
Io dico:
quando tutto ci appare difficile, impossibile, …la buona
volontà ci aiuta ad andare avanti e a superare gli ostacoli più grandi.
Intanto nel salutarvi e dandovi appuntamento a presto, vorrei
tanto coinvolgervi in quello che ritengo sia un argomento di fondamentale importanza
per la vita in una comunità:
POLITICHE SOCIALI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Certo di ricevere intelligenti e
puntuali riflessioni, …per iniziare di nuovo a riprendere come si suol dire “la
mano” con i POST e, soprattutto, per ricordare a “qualcuno”, nel caso in cui l’avesse
dimenticato, come il sottoscritto la pensa in fatto di COSA PUBBLICA e FARE
AMMINISTRATIVO E POLITICO, ecco una mia breve considerazione in merito.
A presto, molto presto.
Attendo le vostre “buone nuove”.
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… … … … … … Manca circa un anno alle prossime elezioni comunali di Nocara e
sento il dovere, sin da subito, di affrontare l’argomento POLITICA E PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE con la dovuta onestà intellettuale e politica che serve, ...necessaria
alla gente a cui, in una maniera o nell’altra, ci si presenterà per chiedere il
consenso.
QUINDI …DICO SUBITO:
*Un’Amministrazione che investe tutte le sue risorse …etiche,
culturali, sociali, umane, per risolvere i problemi della comunità …è un’amministrazione
che non scivola nel mondo delle utopie …ma sa affrontare i problemi che la
storia passata e recente gli pone davanti.
*Un’Amministrazione, invece, che non è in grado di offrire ai suoi
cittadini opportunità di sviluppo …è un’Amministrazione che fallisce la sua
missione base, e quindi si appresta a mancare ogni altro obiettivo, a latitare
davanti ad ogni altra istanza, figlia certa di amministratori che dibattono di
norme e di tributi quale ultima scena disperata di attori che hanno dimenticato
il copione e vanno avanti a braccio e fra rabbia e malcontento …scoprono di non
avere più il timone in mano.
Ma …qual è, …quali sono i veri problemi?!?!?!?
IO LA MIA RISPOSTA C’E L’HO. Intanto dite la vostra.
Un saluto a tutti …e GRAZIE per il contributo che vorrete dare a
tutte le discussioni.
Domenico Pittino.
AGGIORNAMENTO AL POST
QUESTO POST HA AVUTO QUASI 150 VISITATORI UNICI E MOLTI HANNO LETTO IL CONTENUTO PIU' DI UNA VOLTA (200 visite totali). GRAZIE PER QUESTO!!! MA NESSUNO HA COMMENTATO, DUNQUE, ECCO UNA PRIMA MIA RIFLESSIONE IN MERITO A QUANTO LETTO SINORA.
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Spesso ci sforziamo di vivere tra noi relazioni autentiche, superando la “paura” per l’altro, accogliendoci come siamo e perdonandoci reciprocamente. Ma ci accorgiamo che non basta: c’è bisogno di ben altro, di andare oltre.
Ma cosa significa: C’E’ BISOGNO DI BEN ALTRO, … di ANDARE OLTRE?!?!?!?
*Significa …che non basta solamente creare l’ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo di un progetto comune ma, serve proteggerlo dalle “invasioni” di un modo di vivere la società che affonda il suo fare nella precarietà del senso civile e morale, condividendo esperienze in cui credere e a cui destinare un impegno pregiudizievole per un divenire della vita più mansueto e tranquillo per tutti.
*Significa …che la presenza dell’altro non ci deve preoccupare ma spronare.
*Significa …che la narrazione della vita quotidiana deve essere un incontro conviviale di sano e serio rispetto reciproco.
*Significa … partecipare attivamente, ognuno con le proprie esperienze ma insieme con gli altri, acché si possa essere protagonisti e scrittori di una storia comune condivisa, sana ed intelligente.
*Significa … che quando si legge che uno stenografo del Senato guadagna quanto il Re di Spagna … non ci deve lanciare a testa bassa verso la rincorsa a “quella poltrona” così come ad “altre” ma, ci deve mettere nelle condizioni di correggere il tiro morale e attivare una giustizia sociale che deve andare oltre i pregiudizi per tagliare i viveri a tutto ciò che nuoce a noi e alla società a cui riteniamo di appartenere.
*Significa … … …equità, uguaglianza. E’ dalla fine del ‘700 che il termine EQUITA’ ha sostituito quello di UGUAGLIANZA, sebbene le due cose siano molto distinte e separate: <>. A quanto pare, però, questa netta distinzione non aiuta né il “fare politico” né quello amministrativo, soprattutto quest’ultimo, …sempre più indifferente all'obiettivo di raggiungere la diminuzione delle distanze piuttosto che coltivare paradossi, spesso personali, di ricchezza stagionale.
Ecco dunque, che i cittadini, come sempre spettatori paganti di un teatrino sempre più piangente e a cui dovrebbero essere dirette sobrietà e senso di responsabilità, corrono il rischio di essere le sole vittime in prima fila di una lunga sceneggiata che recita il massacro della ragione a cura di amministratori perdenti, che giorno dopo giorno azzerano la capacità di estrarre dalle attività politiche le risorse che alla società che guidano servono, …perché non comprendono l’importanza, la necessità …di guardare non solo ai punti di arrivo ma anche a quelli di partenza.
Non è per niente difficile dire, che sono davvero poche le persone che anche a fatica capiscono di aver sottovalutato che “tollerare una apparente uguaglianza porta alla disobbedienza morale!!!”, e purtroppo, sono ancora meno coloro che mettono da parte i personalismi e nutrono interesse in merito”
Don Lorenzo Milani diceva:
-NON C’E’ INGIUSTIZIA PIU’ GRANDE CHE FARE PARTI UGUALI FRA DIVERSI-, questo per dire che:
“CERTI” Sindaci ed Amministratori, …piccoli nel loro senso del dovere, marciano elaborando teorie personali, …poco valide e applicabili ad una società che grazie a loro perde sempre più identità e fiducia nelle istituzioni, …e per dire anche:
“CERTI” Sindaci ed Amministratori …tengono stretto il baluardo non come simbolo di onestà intellettuale …ma come cimelio da appendere in bacheca, per ricordarsi di “essere stati”!!!, (…dei nulla di fatto, che nessuno potrà ricordare con piacere e accantonerà nel buio dei ricordi da dimenticare).
E ancora, …per dire che:
“CERTI” Sindaci ed Amministratori, …dalla logica dei numeri, non quella della vera capacità, sono catapultati alla guida di qualcosa più grande di loro. Qualcosa da cui cercano di resistere prima di fuggire, …“armati” di quello stupido e piccolo orgoglio figlio del personalismo più becero, …capace di limitare le competenze al solo umiliante compito di stabilire un diritto, dimenticando con facilità il proprio dovere: quel dovere che si confonde e diffonde con la nauseante e atroce idea di un’ autosufficienza che non c’è.
Si dice che TUTTI SIAMO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE.
Bene.
Prima di tutto mi chiedo <
-SIAMO TUTTI UGUALI ANCHE DAVANTI A SINDACI, ASSESSORI, AMMINISTRATORI, ECC., ECC.?.
Questo in generale ma anche e soprattutto per i piccoli comuni, Istituzioni cui la figura di Vicesindaco e Assessore sono scomparse.
Io dico NO, …sfidando chiunque a dimostrarmi il contrario!!!, e non certo per le Leggi, per la Costituzione, …ma per le dolenti note che i molti rappresentanti consegnano al popolo.
LA GENTE E’ STUFA.
La sofferenza, particolare, nel rapporto tra politica e cittadini ci ha “finalmente e felicemente condannati a CAMBIARE”. Una verifica profonda dei contenuti, insieme alla ormai non più procrastinabile urgenza di rivalutare le condizioni fondanti che mettono insieme educazione politica e “fare politico”, inizia. Inizia e dovrà assicurare le condizioni e lo stimolo per affrontare e vivere un nuovo tempo.
Civismo, attaccamento alla comunità, interessamento al bene comune, senso di solidarietà e dei doveri verso la società NON DEVONO ESSERE PIU’ SOLO UNA PAGINA SCRITTA, ma dovranno essere il pensiero e l’azione fondante di un nuovo modo di fare politica che sia davvero delle persone con le persone. Se vogliamo rinascere e rinascere bene, dobbiamo abbandonare il ruolo di persecutori di noi stessi e assicurare ad una nuova realtà una nuova società politica a cui destinare un ruolo determinante attraverso il quale far trasparire un senso di responsabilità propria da condividere con gli altri. E’ finito il tempo dei ragazzini accompagnati dai fratelli maggiori a “giocare”!!! E’ finita l’attrattiva pura e fine a sé stessa!!! E’ necessario migliorare la qualità del nostro fare partendo dai principi di libertà e di giustizia, sostituendo l’egoismo con il servizio, alimentando lo spirito di attaccamento a tutti i valori universali intoccabili per dare il proprio contributo esclusivamente per dovere e responsabilità, …per la gioia di farlo …senza alcun pensiero che vada oltre e ripercorra strade disandevoli che già, tutti, conosciamo bene.
Qualsiasi analisi e previsione sono sempre derise e ignorate; tranne qualche eccezione, politici e politica sono stati messi al bando a causa di scomode verità di cui spogliarsi in fretta, immediatamente: …ormai è chiaro che finché non si riconquisterà un serio riconoscimento morale e civile …si accetterà solamente di discutere senza mai arrivare ad un accordo, …e non è più tempo di festeggiare senza ricorrenze.
IL POPOLO C’E’. E NOI?
Nessun imbarazzo, nessuna retorica, …nessuna giustificazione:
quando si sbaglia bisogna ammettere di aver sbagliato, senza accettare tecnicismi eleganti …ma profondamente lontani dalla vera realtà.
Chi in una maniera …chi in un’altra, ha strappato e poi cercato di ricucire il vero collante che serve alla politica e alla gente, per ora senza riuscirci. Il cemento che teneva uniti si è sgretolato e continua a farlo giorno dopo giorno, …e non sarà semplice, …non sarà facile recuperare. Ecco, dunque, che non è più il tempo di stare alla finestra, di esitare, …è il tempo invece di dare fiducia all’unica, vera arma a nostra disposizione: l’onestà intellettuale e morale, l’amore per la nostra gente, per la comunità a cui si appartiene.
Siamo passati senza accorgercene dalla teatrocrazia, tanto cara a Platone, alla tecnocrazia, tanto cara ai capi, …ed ecco i risultati: quattro conti …ed eccoti lì catapultati in uno scenario allucinante …senza mai aver assaporato il piacere della vittoria vera, quella della gente che vince su tutto.
QUESTO NON VA GIU’ A NESSUNO , non piace, …come non piace essere traditi dal fascino innocente di chi, senza sforzi, si ritrova vincente tra gente perdente.
E’ questo che il popolo vuole?
No!!! Il popolo vuole e pretende ben altro, …tutt’altro, …e che non siano inciuci e trattati a tavolino.
La gente vuole che sia rappresentata davvero, e chiunque esso sia, comunque sia, …l’importante è che porti alta la bandiera dell’onestà intellettuale e morale: via chi non possiede queste doti ed è legato a vecchie catastrofiche tradizioni, VIA.
Tempismo e abilità ci hanno traghettati verso un sogno che non ci apparteneva.
Che facciamo? Continuiamo a sognare?
NO. ADESSO BASTA. BISOGNA CAMBIARE MODO SI VEDERE E FARE POLITICA, DI AMMINISTRARE, INSIEME, CON E PER LA GENTE.
Per i nocaresi non c’è posto più bello al mondo che non sia Nocara!!! Ma sono certo anche, che molti, se non tutti, sono oltremodo consapevoli dell’incerto futuro che il territorio consegna loro, dunque, vorrei dedicare a tutti, mè compreso, un bellissimo verso di Italo Calvino, del Maestro Italo Calvino, che con semplicità, insieme a razionalità e puro senso critico, così descrive luoghi e terre:
- D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda-.
Bene: …non credo di azzardare così tanto se a questo punto tranquillamente aggiungo …che questo vale anche e soprattutto per una Pubblica Amministrazione.
A presto.
Domenico Pittino