sabato 22 giugno 2013

SONDAGGIO _ sarebbe utile e giusto traslare direttamente ai comuni la manutenzione delle strade di competenza provinciale?

                                


DOPO AVER LETTO ...VOTA IL SONDAGGIO POSTO IN FONDO ALLA PAGINA.
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ATTENZIONE NEWS CALABRIA 


La LETTERA APERTA destinata al Presidente della Giunta Provinciale Mario Oliverio e ai Consiglieri di zona Franco Mundo e Giuseppe Ranu’ -CLICCA QUI PER VISUALIZZARE-  riguardo la cattiva manutenzione delle strade, la loro scarsa praticabilità, ecc., non è solamente una seria  protesta, ma nasce anche come una necessaria valutazione da porre sul tavolo dei lavori dell’Ente Provincia riguardo la possibilità, o meglio, la eventuale necessità di traslare direttamente ai comuni la manutenzione delle strade di competenza provinciale. Lo stato di abbandono, insieme alle altre problematiche, e la necessità di interventi immediati per garantire la sicurezza stradale rendono palese questo importante traguardo da raggiungere.
Affidare ai Comuni questo compito …rientra non solo in quadro politico-amministrativo valido e suggestivo, ma rappresenta oltremodo, …E' IL MEZZO UTILE per garantire operosità e puntualità negli interventi, scongiurando carenze e precarietà di gestione.

E’ per questo, che rinnovo il mio invito a dibattere in merito, 

è per questo che mi rivolgo, di nuovo, al presidente della Giunta Provinciale Mario Oliverio e ai Consiglieri di Zona F. Mundo e G. Ranu’, 

è per questo, che chiamo in causa …anche il Consigliere Regionale On. Mario Franchino …acchè sia forte e puntuale anche il suo contributo in merito.

CONCLUDENDO
Governo del territorio: pianificazione e manutenzione ordinaria.

Ecco qui di seguito alcuni dei PERCHE' della necessità di decentrare alcune attività delegate all’Ente Provincia.

E’ arrivato il momento di riconoscere alla manutenzione ordinaria il ruolo di obiettivo primario e centrale nei processi di difesa del territorio e della sua pianificazione. E questo …è un processo che va sviluppato e che vede principale il contributo diretto dei Comuni, essenziale per redigere e sviluppare piani di intervento

…là dove la manutenzione ordinaria è cosa importante ed indispensabile,
…là dove interventi immediati e puntuali sono sempre più frequenti,
…là dove bisogna intervenire con urgenza per riparare e riportare alla normalità il territorio dopo eventi di ogni genere e grado.

E’ un obiettivo che impegna tutta la politica territoriale.
Un suddetto efficace strumento di difesa e salvaguardia, …in un Paese dove purtroppo si è nella sostanza sempre privilegiato l’intervento di risarcimento a seguito di un danno, anziché investire prima sulla prevenzione del rischio, è diventato indispensabile:

…causa …la scarsa presenza sul territorio dell’azione degli Enti preposti a smaltire le necessità …che si è trasformata nel tempo in processi di abbandono dei territori e generatore di nuove fragilità, …a partire dall’indebolimento delle comunità, della società.

Ecco perché, allora, la politica deve cercare di attivare un programma di azioni utili che possano dall’avvalersi di risorse sino all’affidamento a chi in questi luoghi governa!:

elaborare un accordo con l’attribuzione di una percentuale delle risorse disponibili ai Governi Locali per l’attuazione di progetti di salvaguardia: questo è l’obiettivo da raggiungere. 

Un obiettivo sinonimo dell’avvio di un processo di riqualificazione, di protezione e di messa in sicurezza del territorio e non solo: 
significherebbe oltremodo attuare finalmente politiche di sostegno adeguate delineate da un quadro operativo mirato, sistemico, continuo.

A tutt’oggi, però, sebbene il concetto di manutenzione del territorio sia ripetutamente richiamato dell’Autorità Territoriali, permane nella pratica …uno stato di fermo, di concetto e non di azione, e la necessità di pervenire ad una definizione univoca e completa, mentre il mondo crolla a pezzi, …aspetta davanti alla porta.

Voglio ricordare, che l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) riporta la seguente definizione di manutenzione:
"combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un’entità in uno stato in cui possa eseguire le funzioni richieste" (UNI 9910, UNI 10147).

Nella pratica, attuare la manutenzione ordinaria del territorio significa ritornare alle pratiche di costante presidio territoriale un tempo operato dalle popolazioni montane e contadine attuate oggi attraverso gli strumenti gestionali ed operativi adeguati ai tempi attuali e coordinate in una visione complessiva di Governo Locale.

La latitanza degli Enti Preposti alla tutela e sicurezza territoriale ci hanno condotti alla ricerca di una politica emergenziale di riparazione del danno, ma oggi non basta: oggi è necessario affiancare anche una politica preventiva, regolata da strategie di pianificazione e programmazione delle azioni. Questo in attuazione dei compiti istituzionali e come supporto all’attività degli Enti preposti alla tutela e alla manutenzione del territorio.
E’ un’emergenza. …Un’emergenza emersa dalla necessità di realizzare un programma generale territoriale che parli una sola lingua: pianificare e promuovere azioni coordinate volte ad attuare con continuità la manutenzione ordinaria del territorio, intesa come l’insieme delle operazioni ripetute nel tempo necessarie per mantenere in buono stato ed efficienza, in buone condizioni di equilibrio, in buono stato si sicurezza e di utilizzo le risorse e le opere ad oggi presenti sul territorio.
FINE

Da qui, cari amici il sondaggio, APERTO NON SOLO AI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI COSENZA, MA A TUTTI COLORO RITENGONO OPPORTUNO INTERVENIRE IN MERITO.

In fine, nel ringraziarvi per il contributo che vorrete dare in merito, aggiungo:

sarei lieto, oltre alla risposta che vorrete dare, poter ricevere anche qualche vostra considerazione in merito. 

Grazie per l’attenzione.
Domenico Pittino - PARTITO DEMOCRATICO - NOCARA (CS) 

VOTATE ...e perchè no: FATE VOTARE.
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Poll: sarebbe giusto, oltre che utile, traslare direttamente ai comuni la manutenzione delle strade di competenza provinciale?
http://picasion.com/i/1URQv/


PRIMA DI VOTARE

L’amministratore del SERVER che conteggia e controlla i voti, ci porta a conoscenza, che nonostante il severo controllo di IP e HOST, sono presenti nel conteggio totale N°4 VOTAZIONI EFFETTUATE da utenti che già avevano votato in precedenza.

Non siamo a conoscenza del perché e come ciò sia successo o possa succedere. Personalmente CHIEDO SOLO e GENTILMENTE A COLORO CHE HANNO GIA’ CONTRIBUITO ESPRIMENDO IL LORO VOTO, di non ripetere l’operazione. Questo per dare al sondaggio una matrice corretta e reale.
Vi ringrazio per la collaborazione e INVITO CHI NON LO AVESSE ANCORA FATTO A VOTARE.
In fine, un ringraziamento all’amministratore del SERVER per le puntuali note che periodicamente e puntualmente ci invia ...di cui vi informiamo con immediatezza.
Domenico Pittino.

* Clicca sulla risposta sull'immagine per votare
poll image



LIBRI - SAGGI


venerdì 21 giugno 2013

LETTERA APERTA al Presidente della Giunta Provinciale e ai Consiglieri Provinciali Avv. Franco Mundo e Avv. Giuseppe Ranu'



*************
PUBBLICATA LETTERA APERTA DESTINATA AL 
PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
E AI CONSIGLIERI 
MUNDO E RANU'


Preg.mi Onorevoli Rappresentanti Istituzionali.

Ha fatto bene il sindaco di Nocara, Franco Trebisacce, a denunciare l’assoluta mancanza di manutenzione nella viabilità provinciale che interessa il paese.
L’ ENTE PROVINCIA HA DIMENTICATO LE NOSTRE STRADE …che ora si trovano in un vero e proprio stato di abbandono. Dappertutto irrompono erba e vegetazione varia ostacolando, soprattutto nelle curve, la visuale.  

E’ una denuncia importante, che rappresenta oltremodo una seria aggravante alle già precarie condizioni di molti tratti …dove si è costretti, con tutti i pericoli che ne conseguono sul piano della sicurezza, a fare slalom quotidiani …concludendo con lo scansare una buca per prenderne poi tre: un vero e proprio danno, ai cittadini, ai mezzi, a tutto.
Ma non è tutto!!! 
Purtroppo, bisogna sottolineare anche le difficoltà negli spostamenti durante il periodo autunno-inverno. Infatti, neve e ghiaccio a parte, che comunque rappresentano una seria preoccupazione, si è costretti a fare i conti anche con una cattiva, se non assolutamente inadeguata segnaletica antinebbia.

A questo punto mi chiedo se non sia cosa buona affidare le risorse ai comuni

Ed è da qui …che parte un caloroso invito al Presidente della Giunta Provinciale insieme all’Assessore alle Infrastrutture e ai dirigenti a recarsi  in questi luoghi per rendersi conto in prima persona di cosa stiamo parlando.

Probabilmente, non lo so, il mancato intervento potrà dipendere anche dalla carenza delle risorse, però dico: l’imposta provinciale di trascrizione delle auto (IPT), che tra le altre cose dal 2011 è anche aumentata insieme alle polizze assicurative per la Responsabilità Civile Auto, …sbaglio o vanno direttamente nelle casse della Provincia?!?!?
Dunque che succede?
…Succede che quei soldi si devono restituire alla cittadinanza attraverso servizi e lavori, altrimenti, e lo ripeto con convinzione, …è meglio affidare le risorse ai Comuni i quali si occuperebbero direttamente della manutenzione delle strade, …che sicuramente non si ridurrebbero in queste condizioni.
Tenendo conto della già difficili condizioni di spostamento dovute alla caratteristiche geografiche del territorio …e dovendo aggiungere, ahinoi, anche quanto sopra, si vuole sottolineare e portare a conoscenza l’amarezza di una popolazione che si sente relegata in un angolo a soffrire e vivere l’indifferenza e l’insensibilità delle Istituzioni preposte a garantire quantomeno il minimo insieme a condizioni adeguate al vivere quotidiano in aree già in grave, gravissima crisi, soprattutto dal punto di vista lavorativo.
E’ qui …che viene tirato in ballo l’ENTE PROVINCIA, quale responsabile assente.

Preg.mi Onorevoli Signori, vorrei fermarmi qui, ma purtroppo devo aggiungere altro.

Il territorio nocarese è oggetto di ulteriori note dolenti:
i muretti di protezione al lato delle strade, in pietra e completamente lavorati a mano, con lo scalpellino, che rappresentano un pezzo di storia di questi luoghi, vanno man mano scomparendo a causa di furti periodici e costanti.

Che dire!?!?!?
Una desolazione in tutti i sensi.

Spero, insieme al sindaco Trebisacce con il suo accorato appello, e ai cittadini tutti di Nocara, ma non solo, lo spero anche per tutti coloro che soprattutto durante l’estate amano trascorrere ore liete presso la nostra comunità,  che questo ulteriore appello sia preso in debita considerazione acchè ognuno per le proprie competenze si assuma le responsabilità necessarie ed utili al ripristino immediato di condizioni che si auspicano civili e rispettose, degne di un “fare politico ed amministrativo” diligente, uguale per tutti.
Nel ringraziare per l’attenzione che si vorrà porre a quanto, saluto cordialmente.
Domenico Pittino – Partito Democratico  NOCARA (CS)

martedì 18 giugno 2013

NON E' ANCORA ESTATE ...E NOCARA E' GIA' SENZ'ACQUA.




Così come annunciato, eccoci qui, puntuali, e lo saremo sempre, a discutere dei problemi quotidiani della gente di Nocara.
ACQUA SI’ … ACQUA NO.
ORTO SI …ORTO NO.
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E’ tempo che la natura dia il suo contributo ed ecco che, puntuale, a Nocara riaffiora l’annoso e mai risolto problema dell’acqua non dipendente da motivi tecnici.
Succede infatti, che l’amministrazione comunale è costretta a sospendere l’erogazione perché verso le 18,00 c.a perchè il deposito è carente di questo bene assolutamente primario.
Ci si chiede: come può succedere …se
     1)    Rotture non ce ne sono
     2)    L’acqua arriva puntuale nel deposito
     3)    Non è ancora estate, dunque, le persone che vivono a Nocara sono 
        numericamente le stesse di quelle dell’inverno
     4)    Ecc., ecc.

Le risposte non possono che essere essenzialmente 2:
       1)    O tutti gli utenti di Nocara dimenticano i rubinetti di casa aperti …oppure   
      2)  Qualche amante delle cose genuine, e questo ci fa piacere, ha pensato bene di coltivare non un orticello di 10-20 mq ma bensì molto più grande, un BELL’ORTO, per approvvigionarsi delle tante delizie che la terra offre, dunque ha bisogno di tanta acqua.

Scartando da subito la prima ipotesi …non  rimane che la seconda …e questo …se da un lato fa piacere perché nobilita un’attività secolare …dall’altra rammarica, soprattutto se si considerano i disagi scaturenti dal disservizio e, gravissimo, anche l’EVENTUALITA’ …che queste coltivazioni possano fruire di un flusso d’acqua sottratta abusivamente all’acquedotto perché POREBBERO INTERESSARE ANCHE  “UTENTI” SPROVVISTI DI REGOLARE MISURATORE, aggravante di un già inaccettabile disagio.

Male, molto male,
… per le persone che rientrano dal lavoro svolto nelle campagne delle aree costiere e non possono neppure godere di una sana e naturale igiene personale,
… male per tutti.

Male, molto male,
… perché questo bene comune insostituibile non può essere oggetto di azioni trasgressive che privano di un diritto sacrosanto i cittadini.
A tal proposito il sindaco Trebisacce risponde alle lamentele dei cittadini dicendo due cose:
     1)    Perché non vi munite di un serbatoio?
    2)    Adesso sai che faccio? La mattina anziché aprire l’acqua presto la apro più tardi, verso le 10,00 , …così l’ora calda limita l’uso dell’acqua a chi eventualmente ne fa uso ed abuso così come “paventato”.

Alla prima non rispondo che in maniera indiretta, altrimenti rischierei di arrabbiarmi un po troppo, ma alla seconda SI’ che rispondo …e, denunciandone, ahimè, la pochezza risolutiva dico:
E’ assurdo e deleterio pensare a delle soluzioni così tragicamente strategiche che costringono alla sottomissione il giusto ed onesto FARE AMMINISTRATIVO quando invece, risulta necessario adottare sistemi ben diversi, di sorveglianza e di verifica, per garantire alla cittadinanza il corretto uso delle risorse a disposizione.

Caro Franco, sebbene la tua disponibilità alla soluzione del problema vada premiata, …mi rincresce dirlo, ma non sono certamente questi i metodi per risolvere i problemi, anzi!!! Sono metodi che non premiano né il tuo governo né nessuno e sottraggono al senso civico ed al rispetto reciproco la capacità di vivere in maniera sobria  la personale, dignitosa onestà di cui ha bisogno una comunità.   

Parte da qui, dunque, se volete anche in maniera informale, ma sono sicuro sia bastevole al Sindaco Trebisacce per ripristinare la normalità, …una SERIA E PUNTUALE RICHIESTA allo stesso …acchè provveda immediatamente alla soluzione del problema.  

Concludo, e data la necessità, lo faccio suggerendo al Sindaco Trebisacce di deliberare urgentemente una prima iniziale soluzione al problema:

“DIVIETO ASSOLUTO DI UTILIZZO DELL’ACQUA CHE NON SIA QUELLO DOMESTICO”.    

A questa devono seguire, naturalmente, quelle destinate al rispetto di questa regola che regola.

Io ho detto la mia,
…adesso …dite la vostra.

Saluto tutti e a presto.
Domenico Pittino.

sabato 15 giugno 2013

MANCA 1 ANNO ALLA PROSSIMA TORNATA ELETTORALE. Iniziamo oggi il cammino verso questo importante appuntamento.

Domenica 16 Giugno 
ATTENZIONE!!! ATTENZIONE!!! ATTENZIONE!!!
Ci sono aggiornamenti a questo post a conclusione dell'articolo qui di seguito riportato.

 Carissimi amici BEN RITROVATI.
Iniziamo oggi …il percorso, il PIU’ o MENO lungo percorso, che ci condurrà alle prossime elezioni amministrative che si terranno a Nocara l’anno prossimo.
Sarà un percorso sobrio intellettualmente, accompagnato dalla più nitida e chiara trasparenza, …cosa che in questi trascorsi 4 anni di Amministrazione Trebisacce ritengo sia mancata. Non per questo, però, e ve lo garantisco, …le discussioni che impronteremo saranno a senso unico, anzi, è CON e PER i vari “saggi” che l’attuale amministrazione ci ha consegnato, insieme alle tante “amare emozioni” vissute in questi anni, …che cercheremo di analizzare in maniera puntuale le strane facce di un “fare amministrativo e politico” che ha sicuramente tanto da dirci ed insegnarci ...acchè non si commettano eventuali ulteriori errori.
Non sarà, dunque, solo e solamente un puntare il dito verso “qualcuno” ma, sarà invece un rispolverare, con serietà ed onestà, la necessità di verificare ancora una volta, speriamo l’ultima, a mani nude, certezze e non di una comunità che non ha certo goduto della migliore politica e che oggi vuole e deve ricominciare un percorso più consapevole che non consegni solamente speranze ed illusioni ma certezze.
Sappiamo tutti molto bene, purtroppo, che fare l’elenco delle cosa che non vanno …è un’impresa assai difficile, …e siamo anche consapevoli, tristemente consapevoli, che è ancora più arduo fare quello delle cose che vanno. Siamo stati, …e lo siamo ancora,  “figli” di una realtà che ci ha visti e ci vede impegnati tutti i giorni a cercare di mettere insieme i pezzi di un mosaico impazzito …per vedere cosa ne esce fuori. E il tutto succede all’interno di una comunità in cui le attività ed azioni politico-amministrative sono state e sono solo e solamente riconducibili a numeri di bilancio, …dove si è dimenticato spesso …che esiste un altro bilancio, quello umano e insieme solidale, che così proseguendo …non avrà mai numeri in entrata.
La prerogativa, dunque, è quella di DOVER CAMBIARE ROTTA, cambiare i metodi e i mezzi per la gestione della COSA PUBBLICA, …ed è partendo dal vissuto …che dobbiamo iniziare per, come dicevo in precedenza, … non rischiare di commettere ulteriori gravi errori che sarebbero fatali per la comunità.
Ho sempre URLATO in ogni luogo ed in tutte le occasioni DELLA NECESSITA’ di affrontare e mettere sempre in gioco l’esperienza di tutti per essere insieme consapevoli ed allo stesso tempo responsabili delle scelte. L’ho fatto e continuerò a farlo, perché ritengo UNICA l’occasione che la politica ancora può e deve dare, …e spero che “qualcuno” affrontando questo discorso non si nasconda dietro paramenti inesistenti, perché sebbene non è tutto oro quello che la politica ci consegna e ci fa vedere, molto di questo oro è nascosto …ed è la capacità introspettiva e la sua seria e razionale sua ricerca che ci dà la possibilità di farlo proprio. A tal proposito …insieme, sempre insieme, analizzeremo delle tappe a cui approderemo man mano nel nostro cammino, e lo faremo avvalendoci dell’aiuto di esperienze tratte da REALTA’ spesso peggiori di quelle che viviamo a Nocara. Sarà bello e allo stesso tempo “poco gratificante” saggiare il bellissimo cammino intrapreso da altri piccoli centri come Nocara …e rendersi consapevoli di aver visto PASSARE MOLTI TRENI IN QUESTI QUATTRO ANNI, senza esserci saliti sopra. Ma non dobbiamo gettare la spugna!!! Dobbiamo invece essere più forti e incentivare ancora di più la voglia di ESSERE, con la consapevolezza che una NOCARA MIGLIORE E’ POSSIBILE.
Io dico:
quando tutto ci appare difficile, impossibile, …la buona volontà ci aiuta ad andare avanti e a superare gli ostacoli più grandi.
Intanto nel salutarvi e dandovi appuntamento a presto, vorrei tanto coinvolgervi in quello che ritengo sia un argomento di fondamentale importanza per la vita in una comunità:
POLITICHE SOCIALI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Certo di ricevere intelligenti e puntuali riflessioni, …per iniziare di nuovo a riprendere come si suol dire “la mano” con i POST e, soprattutto, per ricordare a “qualcuno”, nel caso in cui l’avesse dimenticato, come il sottoscritto la pensa in fatto di COSA PUBBLICA e FARE AMMINISTRATIVO E POLITICO, ecco una mia breve considerazione in merito.

A presto, molto presto.
Attendo le vostre “buone nuove”.
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… … … … … … Manca circa un anno alle prossime elezioni comunali di Nocara e sento il dovere, sin da subito, di affrontare l’argomento POLITICA E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE con la dovuta onestà intellettuale e politica che serve, ...necessaria alla gente a cui, in una maniera o nell’altra, ci si presenterà per chiedere il consenso.
QUINDI …DICO SUBITO: 

*Un’Amministrazione che investe tutte le sue risorse …etiche, culturali, sociali, umane, per risolvere i problemi della comunità …è un’amministrazione che non scivola nel mondo delle utopie …ma sa affrontare i problemi che la storia passata e recente gli pone davanti.

*Un’Amministrazione, invece, che non è in grado di offrire ai suoi cittadini opportunità di sviluppo …è un’Amministrazione che fallisce la sua missione base, e quindi si appresta a mancare ogni altro obiettivo, a latitare davanti ad ogni altra istanza, figlia certa di amministratori che dibattono di norme e di tributi quale ultima scena disperata di attori che hanno dimenticato il copione e vanno avanti a braccio e fra rabbia e malcontento …scoprono di non avere più il timone in mano.

Ma …qual è, …quali sono i veri problemi?!?!?!?

IO LA MIA RISPOSTA C’E L’HO. Intanto dite la vostra.

Un saluto a tutti …e GRAZIE per il contributo che vorrete dare a tutte le discussioni.
Domenico Pittino.


AGGIORNAMENTO AL POST
QUESTO POST HA AVUTO QUASI 150 VISITATORI UNICI E MOLTI HANNO LETTO IL CONTENUTO PIU' DI UNA VOLTA (200 visite totali). GRAZIE PER QUESTO!!! MA NESSUNO HA COMMENTATO, DUNQUE, ECCO UNA PRIMA MIA RIFLESSIONE IN MERITO A QUANTO LETTO SINORA.
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Spesso ci sforziamo di vivere tra noi relazioni autentiche, superando la “paura” per l’altro, accogliendoci come siamo e perdonandoci reciprocamente. Ma ci accorgiamo che non basta: c’è bisogno di ben altro, di andare oltre. 
Ma cosa significa: C’E’ BISOGNO DI BEN ALTRO, … di ANDARE OLTRE?!?!?!? 

*Significa …che non basta solamente creare l’ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo di un progetto comune ma, serve proteggerlo dalle “invasioni” di un modo di vivere la società che affonda il suo fare nella precarietà del senso civile e morale, condividendo esperienze in cui credere e a cui destinare un impegno pregiudizievole per un divenire della vita più mansueto e tranquillo per tutti. 

*Significa  …che la presenza dell’altro non ci deve preoccupare ma spronare. 

*Significa …che la narrazione della vita quotidiana deve essere un incontro conviviale di sano e serio rispetto reciproco.

*Significa … partecipare attivamente, ognuno con le proprie esperienze ma insieme con gli altri, acché si possa essere protagonisti e scrittori di una storia comune condivisa, sana ed intelligente.

*Significa … che quando si legge che uno stenografo del Senato guadagna quanto il Re di Spagna … non ci deve lanciare a testa bassa verso la rincorsa a “quella poltrona” così come ad “altre” ma, ci deve mettere nelle condizioni di correggere il tiro morale e attivare una giustizia sociale che deve andare oltre i pregiudizi per tagliare i viveri a tutto ciò che nuoce a noi e alla società a cui riteniamo di appartenere.

*Significa … … …equità, uguaglianza. E’ dalla fine del ‘700 che il termine EQUITA’ ha sostituito quello di UGUAGLIANZA, sebbene le due cose siano molto distinte e separate: <>. A quanto pare, però, questa netta distinzione non aiuta né il “fare politico” né quello amministrativo, soprattutto quest’ultimo, …sempre più indifferente all'obiettivo di raggiungere la diminuzione delle distanze piuttosto che coltivare paradossi, spesso personali, di ricchezza stagionale.  
Ecco dunque, che i cittadini, come sempre spettatori paganti di un teatrino sempre più piangente e a cui dovrebbero essere dirette sobrietà e senso di responsabilità, corrono il rischio di essere le sole vittime in prima fila di una lunga sceneggiata che recita il massacro della ragione a cura di amministratori perdenti, che giorno dopo giorno azzerano la capacità di estrarre dalle attività politiche le risorse che alla società che guidano servono, …perché non comprendono l’importanza, la necessità …di guardare non solo ai punti di arrivo ma anche a quelli di partenza. 
Non è per niente difficile dire, che sono davvero poche le persone che anche a fatica capiscono di aver sottovalutato che “tollerare una apparente uguaglianza porta alla disobbedienza morale!!!”, e purtroppo, sono ancora meno coloro che mettono da parte i personalismi e nutrono interesse in merito”
Don Lorenzo Milani diceva: 
-NON C’E’ INGIUSTIZIA PIU’ GRANDE CHE FARE PARTI UGUALI FRA DIVERSI-, questo per dire che:

“CERTI” Sindaci ed Amministratori, …piccoli nel loro senso del dovere, marciano elaborando teorie personali, …poco valide e applicabili ad una società che grazie a loro perde sempre più identità e fiducia nelle istituzioni, …e per dire anche: 

“CERTI” Sindaci ed Amministratori …tengono stretto il baluardo non come simbolo di onestà intellettuale …ma come cimelio da appendere in bacheca, per ricordarsi di “essere stati”!!!, (…dei nulla di fatto, che nessuno potrà ricordare con piacere e accantonerà nel buio dei ricordi da dimenticare). 

E ancora, …per dire che:

“CERTI” Sindaci ed Amministratori, …dalla logica dei numeri, non quella della vera capacità, sono catapultati alla guida di qualcosa più grande di loro. Qualcosa da cui cercano di resistere prima di fuggire, …“armati” di quello stupido e piccolo orgoglio figlio del personalismo più becero, …capace di limitare le competenze al solo umiliante compito di stabilire un diritto, dimenticando con facilità il proprio dovere: quel dovere che si confonde e diffonde con la nauseante e atroce idea di un’ autosufficienza che non c’è.
Si dice che TUTTI SIAMO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE.
Bene.
Prima di tutto mi chiedo <
-SIAMO TUTTI UGUALI ANCHE DAVANTI A SINDACI, ASSESSORI, AMMINISTRATORI, ECC., ECC.?. 
Questo in generale ma anche e soprattutto per i piccoli comuni, Istituzioni cui la figura di Vicesindaco e Assessore sono scomparse.
Io dico NO, …sfidando chiunque a dimostrarmi il contrario!!!, e non certo per le Leggi, per la Costituzione, …ma per le dolenti note che i molti rappresentanti consegnano al popolo.
LA GENTE E’ STUFA.
La sofferenza, particolare, nel rapporto tra politica e cittadini ci ha “finalmente e felicemente condannati a CAMBIARE”. Una verifica profonda dei contenuti, insieme alla ormai non più procrastinabile urgenza di rivalutare le condizioni fondanti che mettono insieme educazione politica e “fare politico”, inizia. Inizia e dovrà assicurare le condizioni e lo stimolo per affrontare e vivere un nuovo tempo.
Civismo, attaccamento alla comunità, interessamento al bene comune, senso di solidarietà e dei doveri verso la società NON DEVONO ESSERE PIU’ SOLO UNA PAGINA SCRITTA, ma dovranno essere il pensiero e l’azione fondante di un nuovo modo di fare politica che sia davvero delle persone con le persone. Se vogliamo rinascere e rinascere bene, dobbiamo abbandonare il ruolo di persecutori di noi stessi e assicurare ad una nuova realtà una nuova società politica a cui destinare un ruolo determinante attraverso il quale far trasparire un senso di responsabilità propria da condividere con gli altri. E’ finito il tempo dei ragazzini accompagnati dai fratelli maggiori a “giocare”!!! E’ finita l’attrattiva pura e fine a sé stessa!!! E’ necessario migliorare la qualità del nostro fare partendo dai principi di libertà e di giustizia, sostituendo l’egoismo con il servizio, alimentando lo spirito di attaccamento a tutti i valori universali intoccabili per dare il proprio contributo esclusivamente per dovere e responsabilità,  …per la gioia di farlo …senza alcun pensiero che vada oltre e ripercorra strade disandevoli che già, tutti, conosciamo bene.
Qualsiasi analisi e previsione sono sempre  derise e ignorate; tranne qualche eccezione, politici e politica sono stati messi al bando a causa di scomode verità di cui spogliarsi in fretta, immediatamente: …ormai è chiaro che finché non si riconquisterà un serio riconoscimento morale e civile …si accetterà solamente di discutere senza mai arrivare ad un accordo, …e non è più tempo di festeggiare senza ricorrenze.
IL POPOLO C’E’. E NOI?
Nessun imbarazzo, nessuna retorica, …nessuna giustificazione: 
quando si sbaglia bisogna ammettere di aver sbagliato, senza accettare tecnicismi eleganti …ma profondamente lontani dalla vera realtà. 
Chi in una maniera …chi in un’altra,  ha strappato e poi cercato di ricucire il vero collante che serve alla politica e alla gente, per ora senza riuscirci. Il cemento che teneva uniti si è sgretolato e continua a farlo giorno dopo giorno, …e non sarà semplice, …non sarà facile recuperare. Ecco, dunque, che non è più il tempo di stare alla finestra, di esitare, …è il tempo invece di dare fiducia all’unica, vera arma a nostra disposizione: l’onestà intellettuale e morale, l’amore per la nostra gente, per la comunità a cui si appartiene.
Siamo passati senza accorgercene dalla teatrocrazia, tanto cara a Platone, alla tecnocrazia, tanto cara ai capi, …ed ecco i risultati: quattro conti …ed eccoti lì catapultati in uno scenario allucinante …senza mai aver assaporato il piacere della vittoria vera, quella della gente che vince su tutto. 
QUESTO NON VA GIU’ A NESSUNO , non piace, …come non piace essere traditi dal fascino innocente di chi, senza sforzi, si ritrova vincente tra gente perdente. 
E’ questo che il popolo vuole?
No!!! Il popolo vuole e pretende ben altro, …tutt’altro, …e che non siano inciuci e trattati a tavolino.
La gente vuole che sia rappresentata davvero, e chiunque esso sia, comunque sia, …l’importante è che porti alta la bandiera dell’onestà intellettuale e morale: via chi non possiede queste doti ed è legato a vecchie catastrofiche tradizioni, VIA.
Tempismo e abilità ci hanno traghettati verso un sogno che non ci apparteneva. 
Che facciamo? Continuiamo a sognare?
NO. ADESSO BASTA. BISOGNA CAMBIARE MODO SI VEDERE E FARE POLITICA, DI AMMINISTRARE, INSIEME, CON E PER LA GENTE.
Per i nocaresi non c’è posto più bello al mondo che non sia Nocara!!! Ma sono certo anche, che molti, se non tutti, sono oltremodo consapevoli dell’incerto futuro che il territorio consegna loro, dunque, vorrei dedicare a tutti, mè compreso, un bellissimo verso di Italo Calvino, del Maestro Italo Calvino, che con semplicità, insieme a razionalità e puro senso critico, così descrive luoghi e terre: 
- D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda-. 

Bene: …non credo di azzardare così tanto se a questo punto tranquillamente aggiungo …che questo vale anche e soprattutto per una Pubblica Amministrazione.

A presto.

Domenico Pittino