DL Lavoro: incentivi per under30 e over50 -_- ma anche sgravi per disoccupati e assegni per tirocinanti




Happy HourDopo il Decreto del Fare e il ddl Semplificazioni, ecco giunto un altro provvedimento molto atteso, cioè il pacchetto lavoro recante misure urgenti per il rilancio dell’occupazione. Cinque sono, in particolare, le linee guida della manovra: l’accelerazione della creazione di posti di lavoro a tempo determinato e indeterminato (soprattutto per giovani e disoccupati); l’anticipo della politica europea c.d. “Garanzia giovani” che prenderà avvio dal 1° gennaio 2014; azioni in ambito previdenziale e di politiche sociali; perfezionamento e miglioramento della Legge 92/2012 Fornero al fine di rendere il mercato del lavoro più fluido; ed infine il consolidamento delle tutele previste per lavoratori e imprese. A livello di numeri e di stime, con la bozza di decreto appena presentata il Governo conta di incrementare l’offerta di lavoro per un contingente pari a circa 200.000 persone: 100 mila attraverso la decontribuzione, e 100 mila grazie alle altre misure volte al sostegno dell’occupazione giovanile. Vediamo dunque quali sono i provvedimenti principali, ai quali si aggiunge l’avvenuto slittamento dal 1° luglio al 1° ottobre 2013 del previsto aumento dell’IVA dal 21 al 22%.

Tirocini formativi retribuiti e agevolazioni. Innanzitutto, per consentire alle amministrazioni prive di mezzi economici di corrispondere adeguate indennità a chi partecipa ai tirocini formativi, il decreto istituisce fino al 31 dicembre 2015 un fondo ad hoc finanziato con 2 milioni di euro annui dal quale attingere le risorse. Ciascuno studente universitario che abbia terminato gli esami, con una buona media e con un reddito non superiore ad una certa soglia, potrà quindi godere di un assegno (il Ministro Giovannini in conferenza stampa ha parlato di circa 200 euro menisili) qualora svolga appunto un tirocinio presso enti pubblici o privati della durata di almeno 3 mesi. Inoltre, per promuovere l’alternanza tra studio e lavoro, è stata autorizzata una spesa di 15 milioni di euro per agevolarel’attività di tirocinio curriculare per gli studenti iscritti ai corsi di laurea nell’anno 2013-2014. Infine, per quanto riguarda specificatamente il Mezzogiorno, è stato finanziato un programma di tirocini per giovani tra i 18 e i 29 anni residenti in tale area che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività formativa; analogamente, alle università che sottoscriveranno un protocollo standard predisposto dal Ministero dell’Università, sarà concesso un incentivo al fine di favorire gli studenti universitari più meritevoli e con problemi economici.
                                                                                                                                   

Apprendistato. Entro il 30 settembre 2013, la Conferenza Stato-Regioni dovrà adottare le linee guida regolanti il contratto di apprendistato professionalizzante affinché vi sia più omogeneità normativa a livello nazionale; il medesimo regolamento dovrà poi essere adottato dalle piccole e medie imprese e dalle microimprese entro il 31 dicembre 2015

Incentivi per chi assume a tempo indeterminato. Per il periodo 2013-2016, sono stati poi stanziati 794 milioni di euro (di cui 500 milioni riservati al Centro-Sud) con lo scopo di incentivare l’assunzione di giovani tra i 18 e i 29 anni d’età che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti: siano privi di impiego regolarmente retribuito da un minimo di 6 mesi; non posseggano un diploma di scuola media superiore o professionale; siano lavoratori che vivono da soli con una o più persone a carico. Il contributo di cui potrà godere il datore di lavoro è pari ad un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali complessiva, varrà per un massimo di 18 mesi e non potrà superare i 650 euro per lavoratore. Nel caso in cui, invece, l’azienda trasformi un contratto attivo da determinato a indeterminato, l’incentivo sarà corrisposto per 12 mesi, sempre che alla trasformazione segua un’ulteriore assunzione di lavoratore.

Paese24.it


Aiuti per il Mezzogiorno. Al fine di rilanciare l’occupazione dei giovani residenti al Sud,
sono stati stanziati 328 milioni di euro così suddivisi: 80 milioni per il rifinanziamento delle misure per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità; 80 milioni in favore del Piano di Azione Coesione rivolto a enti e organizzazioni del privato sociale che coinvolgono giovani in progetti di valorizzazione dei beni pubblici e per l’inclusione sociale; e 168 milioni di euro per borse di tirocinio formativo per giovani disoccupati, che non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione. Infine, ulteriori 167 milioni di euro sono stati attribuiti per l’avvio del programma “Promozione dell’inclusione sociale” volto a ridurre la povertà e a sostenere le famiglie del Mezzogiorno.

Tutele per lavoratori e imprese. Come anticipato, il Governo ha deciso di
rafforzare alcune garanzie per migliorare la trasparenza: estensione anche ai collaboratori a progetto della disciplina in tema di “dimissioni in bianco”; monitoraggio dei contratti aziendali con previsione di un deposito obbligatorio presso le direzioni territoriali del lavoro; rivalutazione del 9,6% delle ammende; attribuzione di valore a tutti gli effetti alle comunicazioni obbligatorie inerenti l’assunzione la cessazione, la trasformazione e la proroga dei contratti.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto, si è poi parlato di ulteriori misure presenti del provvedimento, quali le agevolazioni fiscali per le aziende che assumono lavoratori con più di 50 anni e i disoccupati da almeno 12 mesi, così come per
i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i dipendenti in cassa integrazione, oppure lo stanziamento di 22 milioni di euro per il sostegno dei lavoratori disabili. In tema di contratti a termine, vengono ridotti nuovamente gli intervalli obbligatori tra un rinnovo e l‘altro, e viene abrogato il divieto di progora del contratto “acausale”; interventi sono stati altresì decisi per quanto riguarda il lavoro accessorio, i contratti di lavoro intermittente e a progetto. Infine, a livello di politiche sociali, è stata prolungata fino alla fine del 2013 la vecchia social card, con successiva adozione della nuova “carta per l’inclusione sociale” (già in sperimentazione), e coinvolgimento di una platea rispettivamente di 425 mila e 170 mila persone. 
Paese24.it



Nessun commento:

Posta un commento

clicca per vedere se ci sono commenti