sabato 16 gennaio 2010

UN MITO IN DECLINO

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Platone, nella Repubblica, definisce il Mito come “il racconto intorno a dei, eroi e discese nell’al dilà”, e cosa più importante, lo definisce come il racconto di avvenimenti e di persone che non devono dimostrare niente e le cui fonti sono totalmente incerte.
Affermando questo, Platone ci insegna a guardare anche ad oggi, infatti, anche oggi il senso è lo stesso, anzi, si è esteso ad indicare racconti esagerati, amplificazioni della realtà, immagini e personaggi che non trovano rispondenza nei fatti: insomma, oggi, indipendentemente dal grado di consapevolezza, …oggi può diventare un Mito anche colui il quale, nascondendosi dietro quest’ombra, grida a squarciagola “vogliamoci tutti bene”. Un inno all’amore, che però si sente e si avverte più come l’ennesimo spot pubblicitario alla propria persona che come il senso vero da destinare alla gestione di una società che si è voluta far credere in crisi, quando in realtà, e i fatti lo stanno dimostrando, se c’è qualcosa che traballa è proprio il Mito, costruito su una politica dell’inutile e del nulla.
Si pensava, che oltrepassata quella “soglia”, il “nuovo” potesse balzare dal nulla come il divino dono piovuto dal cielo, nascondendo a sé stessi e alla coscienza anche di altri, che in realtà non si trattava e non si tratta di una questione di lana merinos, ma di una questione di bilancio delle competenze e delle capacità.
Questo per dire, ed è cosa buona ricordarlo sempre, che la legittimazione a governare non proviene solamente dalle urne, ma anche dalla capacità di farlo e dalla qualità dei provvedimenti adottati per la società che si rappresenta a livello istituzionale. …E questo …per dire soprattutto, che il potere decisionale, il governare, si legittima giorno dopo giorno attraverso opere significative.
Che dire, dunque?
Non c’è niente da dire!!!
C’è da chiedersi invece:
…questa legittimazione, tutto questo…sta succedendo a Nocara? Oppure ci troviamo di fronte solamente ad un semplice Mito, che governa solo il confronto/scontro tra le differenti posizioni e si prende cura di essere minuzioso nel mettere ben al riparo da intrusioni la democrazia del leader, la democrazia non plebiscitaria, quella di potere, quella in cui i cittadini devono accettare e basta?
Cari concittadini, tutti, …tanto per mettere in chiaro le cose subito, dopo 7 mesi di amministrazione …non vi sembra che sia arrivato il momento di rinunciare a giocare ai protagonisti e a mandare giù il “rospo” e ammettere che di propria iniziativa niente di buono si è fatto sinora e che, comunque, quel poco che si è fatto si è fatto sulle orme delle due passate amministrazioni?
Io credo proprio di sì.

Premetto già da subito, che un po per volta discuteremo di tutti gli argomenti amministrativi da noi ritenuti ingiusti, inutili e fallimentari, ma parleremo anche delle cose “fatte bene” qualora ce ne fossero. Intanto, rinnovo il mio informarvi, che questo “silenzio” è stato voluto, …per non essere accusati di non dare tempo al tempo. Ora, però, che il tempo è arrivato, e forse ne abbiamo concesso anche troppo, iniziamo il nostro dialogo serio e profondo, onesto e costruttivo, per una chiara legittimazione del BUON FARE E FARE PER TUTTI.

Iniziamo con…: _______________________________

.....A breve.
Ciao.

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