martedì 8 maggio 2012

Nocara - FESTA DEGLI ASPARAGI

 Anche se in ritardo, permettetemi questa riflessione.

Un momento di aggregazione, di amicizia, di gusti e tradizioni, di cultura e storia. Un vero e proprio momento “balsamico” in periodo storico che ci regala solamente pensieri e tristezze.
E’ quanto è accaduto a Nocara in occasione della “Festa degli Asparagi”, …e quando accadono queste cose …bisogna fermarsi e mettere da parte la politica, le polemiche, le contrarietà e dare spazio alla sensibilità e, a giusta ragione, rendere onore ai valori e alle iniziative che contribuiscono ad incorniciare un valore aggiunto alle qualità già indiscutibili di una popolazione che …ha sicuramente bisogno di andare oltre e purtroppo anche di altro, ma che oltremodo, con semplicità, sfida l’importanza dell’incontro e ne gestisce la necessità di destagionalizzare qualsiasi percorso turistico-ricettivo attraverso eventi e peculiarità, attraverso lo sfruttamento delle caratteristiche del proprio territorio e delle proprie risorse umane in tutti i periodi dell’anno.
Una scelta sobria, certa, che non fa solo bene alla comunità nocarese in sé per sé, ma anche a quella marea di gente che, purtroppo condizionata da più e infinite incertezze, insieme a disastri e condizionamenti economico-sociali, vuole, e deve, poter avere un momento tutto suo e gustarsi un vivere a misura d’uomo.
Ho sempre sostenuto la necessità di dover coadiuvare le tradizioni con i tempi moderni; ho sempre detto a voce alta …che non è necessario, sempre e per forza, ricercare e trovare “sponsor”!!! GLI SPONSOR SIAMO NOI STESSI: le tradizioni, le particolarità, la voglia di non perdere di vista quello che ci appartiene: ED INSIEME, …TUTTI, dobbiamo preservare tutto ciò e rivalorizzarlo.
Poche parole, …per elogiare in modo sincero tutta l’organizzazione per aver allestito un momento importante. Un momento importante che non ha alcun motivo per NON DIVENTARE SEMPRE PIU’ IMPORTANTE, soprattutto per il suo vivificare momenti di vita quotidiana semplice e genuina, nella cui rievocazione storica e moderna  …lascia un buon presupposto di pace e di speranza, di amicizia e di incontro sociale ed umano.
Io credo nelle sfide, …perchè allo stesso modo credo nel confronto e nel dialogo, nella collaborazione; sono dunque convinto che questa realtà …debba essere di sprono nella condivisione di paure, ansie, gioie e speranze. Un modo, se volete, cari amici, inconsueto, anomalo, per qualcuno anche sciocco, per approdare alle sfide del momento!!!, ma sicuramente un modo, ripeto, sobrio e semplice per combattere insieme gli attacchi che ci provengono da ogni dove.
Non sarà certo questa mini-sagra degli asparagi a risolvere i problemi di Nocara, ma voglio, e non importa se mi ripeto, …voglio sottolineare l’importanza delle parole UNITA’ e CONDIVISIONE, CONFRONTO e DIALOGO, cosa che dobbiamo far germogliare, in fretta, …e poi qualsiasi festa sarà LA FESTA DI TUTTI.
Grazie per l’attenzione che avete voluto porre a quanto.
Domenico Pittino.

2 commenti:

  1. MA A CHI LA DATE A BERE!!!!
    Nocara è un posto in cui la stupida politica (come se la gente fosse in grado di fare politica,si tratta infatti di mera corsa alla sedia del sindaco e ad essere suo parente!) condiziona i rapporti umani al punto che al cambiare del sindaco cambia persino la gente che porta la statua del santo in processione,o i ballerini sulla pista di agosto in via Polmo. Anzi,ho notato a proposito che Ciccio Salerno è tornato a calzare tutu e scarpette! fino a quando al comune c'era Acciardi riservava le sue performance alla clientela del Miramare di Roseto!!! Alla festa degli asparagi io c'ero,ma tanti non c'erano,e neanche c'erano i loro figli,perchè di fatto non sono cambiati i tempi da quando i bambini colpevoli di essere figli degli avversari di Vincenzo Salerno erano rintanati in casa dai loro genitori stizziti dalle continue sconfitte elettorali! Ed ecco che con Trebisacce ci godiamo di nuovo queste serate d'agosto con i vari Mimmo Zito e parenti vari di Settembrino sul palco o sotto le stelle del Castello! Come a dire:"siamo tornati!!!" ma dove cavolo siete stati nel periodo Acciardi? non eravate più Nocaresi? e lo sapete che nessuno di noi veri Nocaresi ha sentito la vostra mancanza? non siete più residenti qui,perchè dovreste esserlo sui palchi delle nostre feste? che voltastomaco!!! Possibile che solo a Nocara si crede che il sindaco condizioni il parroco e il medico? tre figure sempre state scomode! ai Nocaresi non va bene neanche la dottoressa,perchè moglie del vecchio segretario comunale e colpevole di questo! Bene,se ne andrà,e manderanno qualcuno ad ore,così da rimpiangerla!!! Come abbiamo rimpianto ogni parroco a cui abbiamo attribuito in qualche modo l'essere affiliato al sindaco di turno! Caro Pittino,ti ho visto offrire il vino con gli asparagi quella sera,auguro a noi Nocaresi di essere come tu speri,ma siamo ancora talmente lontani da non sentire neanche il profumo degli asparagi,colpevoli di essere stati cucinati (molto bene) dalla moglie del sindaco in carica e da altri Nocaresi veri vicini a loro,figuriamoci quanto distiamo dall'unità. Ma chi se ne frega di chi sta seduto su quella sedia scomoda e bollente del Polmo,se siamo tutti Nocaresi facciamoli anche,e organizziamo e godiamoci le nostre feste,e facciamole godere ai nostri giovanissimi,senza vietare loro di parteciparvi!

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  2. Carissimo anonimo,
    ho sempre creduto nel senso di appartenenza, ...quando APPARTENENZA non significa solamente essere nati, lavorare o vivere in un determinato posto, ...quando APPARTENENZA significa invece ...partecipare, ognuno con le proprie capacità,le proprie esperienze, ma insieme con gli altri, alla vita della comunità a cui ritiene di appartenere.
    Capisco bene il tuo risentimento, lo condivido e mi angoscia leggere del "muro" che si eregge quando oltre alle cose sane viene ad interporsi la stupida e sciocca politica.
    Il mio dovere in tal senso l'ho sempre ricercato nel sentimento vero, l'ho fatto e lo farò sempre, e anche nelle piccole cose cercherò sempre di toccare con mano la volontà di vedere uniti gli interessi comuni e non di parte.
    Hai scritto che quella sera mi hai visto offrire il vino. Bene, ero con degli amici e nel mentre arriva il sindaco a "fare la spesa" da Enzo, perchè il vino era finito. Gli dissi che l'avrei offerto io ...chiedendogli di non pubblicizzare la cosa (senza menzioni del genere riesco a vive lo stesso bene - ma con il tuo commento ci hai "pensato" tu)e così feci. Niente di particolare: ho colto l'attimo per manifestare non solo a parole quanto ho scritto nel mio post, nient'altro, perchè la mia speranza è ...non quella di dire un giorno CERO ANCH'IO, ma quella di sentir dire ...CERAVAMO TUTTI, insieme e per tutti, ...ma le tue parole, purtroppo, a ragione, vanno oltre ogni ragionevole dubbio e pongono paletti e veti appartenenti alla solita idiota, stupida e incomprensibile politica di parte.
    Spero che un giorno il tuo dire possa essere smentito dai fatti, ...ma intanto non posso che condividere in pieno quello che hai scritto.
    TI SALUTO.
    Domenico Pittino.

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