mercoledì 27 ottobre 2010

L'umile, sente che sbaglia e lo ammette; l'ipocrita, sente che sbaglia e lo nasconde; l'arrogante è immune all'errore.

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IL COMMENTO DI Domenico Pittino
Un buon sindaco non perde mai la calma.
Un sindaco che si dice Democratico …accetta le critiche.
Se il paese bussa …il sindaco apre le porte.
Ecc., ecc.
Caro Franco,
sinceramente, e non credo che ci siano temi di smentita in merito, credo che tutto questo non sia di casa nel tuo “fare amministrativo”.
Ti posso solamente riconoscere, dopo tante tue peripezie, che al confronto quelle di Ulisse sembrano sciocchezze e che sei riuscito solamente a creare un po di movimento, strumentalizzando persino la monotonia mista a tranquillità e quieto vivere di questo nostro paese, …e dalle partitelle a carte e le discussioni sulla caccia …sei stato in grado di riempire la piazza, …nella speranza di imporre e far passare, per com’è tua consuetudine, il tuo volere. …Per l’ennesima volta, però, non hai fatto bene i conti, …né con l’intelligenza né con la dignità di chi si è dimostrato sinora solidale con te in tutto …e che ora ha detto BASTA: buoni SI’ ma fessi NO.
Nelle tue prese di posizione, nei tuoi Si e nei tuoi No, …nelle tue decisioni, …non hai mai preso in debita considerazione un interlocutore serio qual è il popolo, …ma questa volta l’hai fatto proprio grossa, accusandolo addirittura di RIVOLTA. Io voglio sperare per te, …e non certo politicamente, che questa infelice tua considerazione, questa tua ira nei confronti di chi manifesta democrazia e chiede il rispetto dei propri diritti, sia stata solamente l’ennesima perdita della calma, …l’ennesima “sfuriata” di chi non è più in grado di gestire quello che gli è sfuggito di mano, …perché se così non fosse …beh!!!, non ho nessuna difficoltà a dirti che sei alle prese con seri problemi civili e morali, oltre che, appunto, democratici.
Non me ne devi volere …perché i fatti parlano chiaro!!!
Il consumo deleterio del territorio è un dato di fatto,
…dinamiche complesse hanno assunto equilibri che hanno bisogno di imporre sviluppi urgenti, …l’incompatibilità e l’avversità delle tue scelte hanno assunto un carattere decisamente inaccettabile,
…quello che hai tentato di consegnare al presente e alle future generazioni di Nocara è qualcosa di “malato”,
…questo tuo ostentato modo di vedere e di interpretare le cose ha assunto il carattere più deleterio che il fare amministrativo potesse mai esprimere.
Crescita ZERO, anzi, siamo tornati indietro.
Come si fa!!!, …come si fa a pensare ancora con estrema spudoratezza a vantaggi per Nocara ed i suoi cittadini grazie a queste scelte!!! Quali sono questi vantaggi?!?!?!?! Quali?!?
Il venir meno delle tue capacità di confronto e di dialogo, di cui tra le altre cose ti sei auto-fregiato durante la campagna elettorale, hanno fatto trovare ai nocaresi un’altra politica, un altro modo di amministrare, all’interno di un circolo vizioso che non può essere accettato. Il futuro di Nocara non è né può essere legato a queste condizioni!!! Non può essere trascinato nel buio più profondo di un territorio già di per sé infelice!!! Il futuro di Nocara non si legge né si costruisce con una sfera di cristallo o con incompetenza e leggerezze disarmanti!!! Il futuro di Nocara va ricercato e misurato, …né tantomeno mi si venga a dire, ti prego, che le condizioni purtroppo sono queste e la crisi generale ti lega le mani. Non parlarmi, anzi, non dialogare con i nocaresi con questo vittimismo ridicolo!!!, perché significa dire, che il territorio di Nocara è un territorio abbandonato, dimenticato, …e non è così, …e a tal proposito voglio ribadirti con forza e per l’ennesima volta un concetto che probabilmente non riesce bene ad entrare nella tua testa: NON ESISTONO TERRITORI DIMENTICATI!!! …ESISTONO SOLAMENTE TERRITORI SENZA PROGETTO, e tu sei il primo artefice di questo NON PROGETTO: ma cosa credi, …che 8.000€uro qua e 8.000€uro là risolvano i problemi della gente? Ma per cortesia!!! E poi: 8.000€uro in cambio di che cosa?, del rischio di ammalarsi!!!
Io mi auguro che i segnali …che la gente stessa di Nocara si è dati, abbiano segnato un cammino diverso, …una strada che conduca a ben altro.
Mi auguro, che la storia di questo paese, marcata da un evidente fallimento, venga riscritta, e subito, inseguendo un obiettivo che vada oltre il senso mistico di questo NULLA DI FATTO e si inizi a coltivare la speranza che un paese migliore è possibile e ci si adoperi per costruirlo insieme.
Nocara ed i suoi cittadini hanno bisogno di scegliere i passi giusti, …è necessario perseguire una politica locale accogliente e selettiva, seria e solidale, …una politica del popolo per il popolo, …abbiamo bisogno di una politica che nasce dal basso, cioè sana, …che accoglie per educare …non di una politica del QUI COMANDO IO E DECIDO TUTTO IO!!!
Accogliere ed educare, SI’, …che significa lavorare insieme, ognuno con le proprie esperienze, ma insieme con gli altri, per risolvere i problemi e immaginare e realizzare scenari migliori, perché ce lo meritiamo.
La politica che i nocaresi devono scegliere …è quella dell’appartenenza, …dove “appartenenza” non significa solamente abitare o lavorare a Nocara!!!, ma partecipare alla costruzione di un futuro comune, il migliore possibile per tutti.

La politica che i nocaresi devono scegliere e che meritano …è quella dell’appartenere per crescere, dunque una politica che come principale valore abbia il senso di responsabilità reciproca, il ché significa ricercare e trovare una politica nuova per Nocara per darsi un appuntamento, …un appuntamento a cui nessuno può o deve mancare …e dove ognuno dovrà diventare ed essere non più solo responsabile di sé stesso ma anche di chi gli siede accanto.

Il nostro punto di partenza dovrà essere il comune desiderio di felicità, di armonia, di collaborazione, di generosità verso il prossimo. Non possiamo oltraggiare l’impegno indiscutibile del senso morale e civico dell’impegno verso il prossimo!!! …e su questo dobbiamo porre le basi per una nuova e solida alleanza sociale e culturale per difenderci dagli attacchi provenienti da ogni dove e da una società globale, a cui apparteniamo, che non aspetta nessuno …né fa sconti.

Dobbiamo raccogliere i cocci degli altri e metterli insieme!!! Ci stancheremo, sarà difficile, …ma sarà anche gratificante, e solo attraverso una diversa e seria modalità di legame e di confronto tra la politica detta e quella fatta riusciremo ad avere un’unica preoccupazione: operare con democrazia e giustizia sociale.

Il movimento spontaneo nato in questi ultimi giorni si è rilevato il manifesto concreto di tutto ciò, …e noi ne dobbiamo far tesoro. Grazie a questo movimento abbiamo detto di NO ai soprusi e alle incapacità, …abbiamo detto di NO all’abbandono del diritto al senso di responsabilità, … … CONSEGNANDO UN “ SI’ “ CHIARO ALLA DIGNITA’ DI CUI OGNI CITTADINO DEVE ANDAR FIERO.
Il comitato spontaneo NO ALL’ANTENNA si è trasformato in un’esigenza sociale, diplomatica e amministrativa allo stesso tempo, traducendo concretamente le parole ai fatti. Questo senso di responsabilità che abbiamo visto APPARTENERCI, dice chiaramente che è ora di impegnarci nelle molteplicità delle azioni da perseguire e su cui intervenire tempestivamente acchè il futuro di Nocara e dei nocaresi non venga definitivamente compromesso.
Dunque, così come concretamente “ieri” è stato portato avanti il progetto NO ALL’ANTENNA, allo stesso modo “oggi” siamo chiamati ad assumerci altre responsabilità, …e ognuno per propria coscienza dovrà saper dire SI o NO al perseguimento di quella causa comune che sta per : sviluppo sociale ed economico di Nocara.
Abbiamo visto, anzi, abbiamo vissuto sulla nostra pelle, che l’attuale minestra della maggioranza non è di gradimento, è indigeribile!!!, e abbiamo constatato anche, quanto questa vicenda ci abbia insegnato che la collaborazione, e soprattutto LA MODESTIA e IL CHIEDERE A CHI NE SA’ PIU’ DI NOI, sono l’arma vincente, dimostrando oltremodo di averla saldamente nelle nostre mani e di saperla sfruttare, al contrario di quanti credono e sostengono fortemente di sapere tutto e di tutti.

A voi che leggete le dovute considerazioni.
Saluti,
Domenico Pittino.

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