LETTERA APERTA al Sig. SIndaco di Nocara, Francesco Trebisacce

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Mica facile mettersi alle spalle 10 anni di vecchia amministrazione e di organizzazione!!! Abbandonarne il ricordo, azzittirla, …ma soprattutto mostrarsi efficienti e lungimiranti nelle azioni NON E’ STATO E NON E’ SEMPLICE, PER COME QUALCUNO AVEVA AUSPICATO.

Caro sindaco, conoscendoti, sicuramente penserai che tutte le sciagure, compresa, sicuramente, quest’ultima nevicata, siano causa di una iattura; io invece SONO CERTO …che questa sia la fine dell’immagine di una “stagione” annunciata, …allorché sono oltremodo convinto, che attraversare periodi di crisi, carichi di rischi, con risorse anche limitate, dovrebbe essere un’importante occasione per smaltire le tossine e creare un po per volta le condizioni per governare e governare bene, …alla stessa maniera di come si è dichiarato durante la campagna elettorale (…e di occasioni ce ne sono state). Come si dice: la necessità aguzza l’ingegno. Ma godere di questo scenario …non è stato e non sarà possibile …se si continua a calpestare certe strade: il cammino disandevole si corregge.

La tua amministrazione parla solo di necessità, …ma di ingegno neppure l’ombra, altrimenti, non ci troveremmo di fronte ad aspetti sconcertanti e decisioni azzardate; non ci troveremmo di fronte alla necessità di superare una stagione incostruttiva, che ci regala l’inefficienza e l’inadeguatezza di un Governo cittadino che, per buona pace di chi ci spera ancora, è ormai condizionato, non sa più che pesci prendere.

Tutte le scusanti, tutte le ragioni, tutti i discorsi “recitati” in questo tempo trascorso di legislatura sono contraddittori. Si insiste su vecchi errori … e si è puntualmente smentiti, si viaggia sull’onta dello “speriamo che” …e ci ritroviamo puntualmente di fronte ad azioni azzardate, impermissive. Mai che sia stato messo sul tavolo un progetto degno di considerazione né, mai, che si sia messo da parte l’orgoglio e le posizioni per ragionare e discutere con semplicità e soprattutto con modestia, tanto da auspicare un modello di vita comune rispettoso di una cultura che ci veda tutti “essere umani impegnati” nella spinta alla crescita, alla riqualificazione, alla necessità, comune a tutti, di essere figli di un divenire della vita più sereno e mansueto, al cospetto di un vivere qualitativo piuttosto che quantitativo, sia nei rapporti umani che sociali, che culturali, …che storici.

Amministrare non è un business di maggiore o minor successo, caro Franco!!!, …è un quadro dove deve emergere e vedere tutelato lo stato di “salute generale” di una comunità, dunque, …perché non condividere imputazioni comuni anziché personalizzarle? Perché …non restringere il campo dei “presunti colpevoli” e produrre azioni diligenti e socialmente utili, comuni?

Questo non dipende dalla minoranza!!! Dipende dall’atteggiamento di una classe amministrativa che deve aprirsi alla necessità di avere e sfruttare anche il contributo di tutte le persone a cui stanno a cuore le sorti del paese, all’interno di uno scenario …in cui LE ANALISI vanno interpretate, discusse e condivise per la ricerca della coscienza e dell’adeguatezza.

Caro Franco, … non credi che sia arrivato il momento?, …non credi che questa porta vada aperta a Nocara e ai Nocaresi?, oppure dobbiamo continuare a camminare ad occhi chiusi?!?!?!?!?!?

Vedi!!!, in alcuni casi la modestia coincide con l’apprendimento delle necessità, in altri con una riconosciuta onestà, ma in entrambe le circostanze consiste comunque nell’adattare la teoria alla realtà, …e la realtà che ci accomuna in questo momento storico non è uno strumento matematico, ma la ragione che in molti, oggi, dobbiamo far nostra per allontanarci da paradigmi teorici: i comportamenti individuali, ben più profondi o motivati di quanto non sia stato in passato, sono seriamente causa di una egemonia che non trionfa, che non supera le ipostesi e non stabilisce regole: a te le conclusioni.

Disponibilissimo a qualsiasi dialogo e confronto, privato o pubblico, Cordialmente ti saluto.

Domenico Pittino – PD NOCARA