venerdì 24 giugno 2011

Come farà il sindaco di Nocara …ora che saranno introdotte multe, o premi, per le amministrazioni locali?

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Berlusconi sottolinea:
"Apporteremo un'incisiva modifica al Patto di stabilità interno, così da introdurre meccanismi premiali e meccanismi punitivi: premiali, rispettivamente, per gli enti locali virtuosi; punitivi per quelli che non lo sono".

Certo è, che se tanto male ha fatto, ed altro ancora può continuare a farne, il Governo Berlusconi una cosa buona, direi ottima, la farà:
dopo la fiducia ottenuta a suon di strappi e destra ed a manca, tra interventi e norme varie …il Governo Berlusconi ha inserito nel Programma di Sviluppo una sorta di “sorveglianza speciale” per le pubbliche amministrazioni. Non che al momento non ci sia controllo ma, quello previsto per il futuro sarà sicuramente più tecnico, più diretto e soprattutto più immediato.
Qualcuno non ricorda, …ma un po di tempo fa Domenico Pittino (mio marito) ha pubblicato sul network ufficiale del PD, riportandone su questo blog il link, un articolo dal titolo “PATENTE DI SINDACO A PUNTI, …altro che immunità!!!”. Una riflessione sulle peso delle regole a tutela della società quando insistono errori della pubblica amministrazione. Questo argomento, oggi, in forma variata soprattutto sul “come colpire”, è all’attenzione del programma di Governo e ribalta lo scenario di intervento che fino a “ieri” ha condizionato l’intera attività pubblico-amministrativa nazionale …di chi “mangia” sulle spalle degli altri.
Quasi un “preludio”, un’anticipazione. In molti, addirittura, dato che l’articolo è stato letto più di 1.000volte, asseriscono che è probabile che qualcuno del PDL sia inciampato in questo articolo e l’abbia fatto suo proponendone il contenuto al laboratorio dello stesso PDL, …ma, per tutta modestia o interesse da parte mia e di Domenico Pittino, …non è questo quello che importa. …Certo, sarebbe un piacere ma, sarei ancora più contenta ed onorata se questa norma, queste regola, piuttosto, venisse applicata e, soprattutto, che venisse applicata serenamente e rigidamente. E’ doveroso aggiungere solo, che qualora fosse avvenuto ciò, il vero premio va alla libertà di pensiero e alla democrazia e questi spazi di divulgazione e di comunicazione sociale che per quanto mi riguarda ho sempre sostenuto e sosterrò. Tutte le relazioni culturali, sociali, l’interscambio di idee, valgono perché sono libere e sono la contrapposizione alle chiusure a riccio, dunque, che sia successo questo è naturale, per di più, ripeto, è un premio alla libertà di pensiero e alla partecipazione collettiva alla vita politica e sociale del Paese, e non importa, quando una norma scandisce bene le sue bontà, da dove provenga, …non importa: l’importante è che ci sia.
Scusate per questa precisazione, ma era doveroso rispondere ad un’esigenza sociale e culturale, …che mi appartiene e che vorrei tanto appartenesse anche ad “altri”.

Passiamo ora al “perché” il sindaco di Nocara, Francesco Trebisacce, e noi cittadini ci dobbiamo preoccupare.

Riscrivo quello che ha previsto Berlusconi:

"Apporteremo un'incisiva modifica al Patto di stabilità interno, così da introdurre meccanismi premiali e meccanismi punitivi: premiali, rispettivamente, per gli enti locali virtuosi; punitivi per quelli che non lo sono".

Bene, anzi, MALE, perchè:
Comune virtuoso significa “miglioramento della qualità della vita perseguendo obiettivi concreti e realizzabili, significa dedicare l’attenzione al sostegno di attività in essere o da porre in essere, soprattutto quelle agricole ed ambientali, significa migliorare la qualità dei servizi erogati e dedicare una maggiore attenzione al benessere del territorio.
“Virtuasità” significa, anche, ammodernamento degli uffici comunali con la digitalizzazione dei servizi ai cittadini e adeguamento della pianta organica comunali alle attuali esigenze e, soprattutto, risolvere l’annoso problema dei lavoratori socialmente utili.
Significa, altresì, massima trasparenza, per far sì che il cittadino informato possa partecipare alla “gestione della cosa pubblica” e del “Bene Comune” in modo attivo e propositivo.

Sono questi e molti altri gli obiettivi prioritari e i requisiti necessari per annoverarsi tra i COMUNI VIRTUOSI.
A Nocara invece, siamo costretti ad assistere ad un lavoro che guarda ai soli numeri di bilancio.
E' giusto!!! ma, mi chiedo:
"A che serve …se poi il degrado si vive in tutti i sensi ed in ogni senso? A che serve se le linee programmatiche, le azioni e i progetti da realizzare nel corso di un mandato si rivelano un “libro dei sogni”?!?!?!? Dove sono andate a finire le garanzie scandite ad alta voce durante la campagna elettorale e la tranquillità amministrativa ed intellettuale assicurata al popolo?!??

Tutto questo per dire, purtroppo, che Nocara non potrà mai essere, con questo sindaco, con questa maggioranza, un Comune semplicemente efficiente, ...figuriamoci un Comune Virtuoso: quella di Nocara è un'amministrazione virtuale, che simula ma non è.
Voglio ricordare a tal proposito, a chi i conti e l'elenco delle cose deve stilarlo relativamente ad una presa d'atto seria, di coscienza morale e civile, e non con false metafore, che con i 10 anni di precedente amministrazione …erano stati raggiunti i presupposti per intravedere un percorso di crescita che avrebbe sicuramente portato Nocara ad essere “Comune Virtuoso”, …ora invece, ci dobbiamo aspettare le multe di Berlusconi, perché non solo non siamo e non saremo mai virtuosi ma, questo comune, questa amministrazione, non ha neppure un solo trattino di programmazione, altro che linee programmatiche: in consiglio comunale il sindaco ha detto alla cittadinanza che NON SA COSA FARE, NON HA IN PROGRAMMA NIENTE PER NOCARA, ...VIVE ALLA GIORNATA!!!
La mia è una preoccupazione, seria e giustificata, e sono molto triste nel pensare che con le nuove disposizioni del Governo il comune di Nocara, già in una situazione più che precaria sotto molti punti di vista, può vivere il rischio di diventare, essere frazione.

Grazie sindaco Trebisacce, grazie.

LA GENTE DI NOCARA MERITA QUESTO?
NOCARA …MERITA QUESTO?

Dite “GRAZIE” al sindaco Trebisacce …cari concittadini!!!,

...e “VOI” continuate pure a sostenerlo!!!, continuate!!! BRAVI.

Concludo, …proponendo al sindaco Trebisacce un incontro serio ed immediato per dibattere su questo argomento, …perché davvero IL RISCHIO DI DIVENTARE FRAZIONE E’ ALLE PORTE.

Alla prossima,
Pandolfi Maria Antonietta –

3 commenti:

  1. A parte quello che succede al Comune di Nocara e siamo in altra ipotesi, mi pare di poter dire però che la regola del "Patto di stabilità" si è rivelata una grossa fregatura per i cittadini e per i comuni, i quali si sono visti prima tagliare in modo pesante i trasferimenti, poi abolire l'ICI e sono stati così lasciati praticamente in "mutande". Non c'è da gioire, quindi, per l'ennesimo provvedimento strozza amministrazioni locali, perchè oltre alla demagogia e al prosciugamento delle casse al governo Berlusconi non rimane granché. Ora aspettiamoci pure il taglio delle tasse a carico dei soliti noti, cioè i lavoratori e le persone normali, che subiranno solo aumenti dell'Iva, abolizione delle detrazioni fiscali e aumento della tassazione locale. farei più attenzione quindi ad utilizzare gli assurdi provvedimenti del governo Berlusconi per pura polemica locale.

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  2. Risposta all’anonimo –

    Che il Patto di Stabilità sia stato per l’Italia una beffa piuttosto che un aiuto e una regola di controllo finanziario non v’è dubbio, nessuna obiezione in merito; anzi, aggiungo, che i tagli ai trasferimenti e la mancata compensazione dell’ICI ai piccoli comuni non solo hanno limitato l’azione delle amministrazioni, hanno anche, nel 50% dei casi, ricalcolato le carenze strutturali dal punto di vista organizzativo e questo è stato causa di disastri.
    Il patto di Stabilità si è dimostrato fallimentare principalmente per due cose:

    1) un comune virtuoso non ha potuto spendere i suoi soldi
    2) un comune non virtuoso non ha avuto aiuto acchè potesse ripristinare “l’ordine”

    Voglio farti osservare però, caro anonimo, che la generalizzazione delle ipotesi di applicazione del Patto di Stabilità in fatto di conti pubblici così come da te puntualmente sottolineato, riguarda i comuni con una popolazione che parte dai 5.000 abitanti a salire, e solo le disposizioni di cui ai comma 10 e 11, relativamente a questo e ai limiti di indebitamento, dunque ai punti/percentuale di “sconto, interessano i piccoli comuni, e non certo Nocara, ...pertanto il problema posto in essere da Maria Antonietta non è tanto quello di una guerra al Patto di Stabilità, che ci sta comunque tutta, ma è un altro, cioè DOVER SOTTOLINEARE che le disposizioni e le relative modifiche che verranno apportate AGGIUNGERANNO al già precario stato di utilità dello stesso Patto di Stabilità un’aggravante per le amministrazioni inefficienti e che non riguarderà solamente i comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti ma tutte le amministrazioni.
    La riflessione dunque qual è?:
    “Nuove imposizioni, nuove norme, altri controlli. - - - A fronte di quanto previsto e relativamente all'efficienza amministrativa, ti chiedo:
    quali saranno le ulteriori conseguenze per un comune come Nocara …se questa amministrazione, questo sindaco, …non ha neppure un PROGRAMMA DA CONTRAPPORRE ALLE NUOVE REGOLE?”
    Quindi, come vedi, non si tratta di CATTIVO UTILIZZO o di STRUMENTALIZZAZIONE!!!
    SI TRATTA INVECE DI SERIA E GIUSTIFICATA PREOCCUPAZIONE, che richiama, così come è stato per te, l’ATTENZIONE DI TUTTI I CITTADINI, nessuno escluso.

    Ti saluto –
    Domenico Pittino –

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  3. Dopo la risposta data ieri all’anonimo, che sintetizzava solo alcuni aspetti dell’argomento in questione, voglio, DEVO andare oltre e continuare con questo ulteriore appunto, nonché contributo e invito alla riflessione.

    La realtà, checché tutti, Destra, Sinistra e Centro dicano, è una sola ed è, che ormai la frittata è fatta: l’economia sociale di moltissime comunità è al limite della tenuta sociale: non dobbiamo aspettarci più niente, …è già paralisi.
    Noi, abitanti di Piccoli Comuni, viviamo in una situazione di assoluta emarginazione, siamo FORAGGIATI, …e da chi poi?, …da un sistema che fa acqua da tutte le parti e che procede solamente in tagli …su una coperta già corta che non si sa più da che parte tirare.
    Con disinvoltura e agghiacciante semplificazione, dall’ “Alto”, disquisendo con la diplomazia e la faccia tosta che il caso richiede, ci si rivolgi a noi parlando di ritardi nella crescita e nello sviluppo; …un modo come un altro per lavarsene elegantemente le mani e dire: FATTI VOSTRI. Un modo come un altro per non responsabilizzarsi del fatto che si è in molti a non sapere neppure cosa significhi Crescita e Sviluppo, perché questa “mondo” non ci ha neppure sfiorati.
    Sempre dall’ “Alto” si discute a più non posso di spese inutili, si parla dunque delle province, carrozzoni come le Comunità Montane, ma neppure qui …ci si accorge, che costa più discuterne e basta che non intervenire migliorando le qualità e le funzioni di questi Enti, che io ritengo ...che più che eliminare si debbano far funzionare, SI’, …al costo di “fornitura di nuovi e migliori strumenti” e soprattutto offrendo loro occasioni per farlo, al di là, soprattutto, di un severo e permanente controllo.

    …E’ facile guardare dall’ “Alto”, ma è decisamente meno facile vivere dal Basso.

    Pochi spiccioli di avanzo dal lavoro fatto in economia per riparare qualche strada: troppo poco per comuni troppo piccoli per vivere ma troppo antichi per scomparire. Ma non saranno, purtroppo, i campanilismi, i sentimenti, la storia e il timore di perdere le radici a “dettare legge”!!!, …alla fine saranno i bilanci, e non solo quelli economici ma anche sociali, ad imporre determinate scelte.
    Ce la faranno, e fino a quando, giovani e meno giovani a spostarsi ogni giorno per recarsi al lavoro? Quanti privilegeranno e fino a quando …la loro terra natia prima di decidere cosa è meglio per il futuro dei propri figli? Fino a quando il piccolo negozio potrà sopportare il peso di tasse e contributi vari …se la gente spopola?

    Ripeto, …è facile guardare dall’ “Alto”, ma è decisamente meno facile vivere dal Basso.

    Ed è a fronte di quanto dianzi detto che mi rivolgo di nuovo all’amico ANONIMO che ha sintetizzato in POLEMICA LOCALE o in STRUMENTALIZZAZIONE il post di M. Antonietta e gli chiedo:

    * Un sindaco, che spero SAPPIA COMPRENDERE E RIFLETTERE SERIAMENTE su tutte queste cose, …può starsene comodamente seduto con la pancia in su …ad aspettare che il sole abbronzi la sua amministrazione e a guardare se dal cielo gli arrivi qualche “grazia”?
    * Può NON PREOCCUPARSI DI AVER PORTATO IN CONSIGLIO COMUNALE UNA PROGRAMMAZIONE ZERO?
    * …Può solamente giustificarsi dietro questo stato di cose che sicuramente sono l’assurdo ma che proprio perché tali e NON ACCETTATE dovrebbe provvederer a DIFENDERSI ATTRAVERSO STRATEGIE PER COMBATTERLE, così come hanno fatto altri comuni piccoli come Nocara e addirittura comuni ancora più piccoli?

    Qui non si tratta di strumentalizzare niente!!! Qui si tratta di rispondere insieme ad una necessità e a una urgenza attraverso la sollecitazione di riflessioni serie, non azzardate o solo a giustificazione.

    Che fa il sindaco?!?!?, …si comporta come quelli dall’ “Alto”?, …si giustifica e se ne lava le mani?
    NO, NO e ancora NO: …qui bisogna sedersi e ragionare, ripeto, seriamente e urgentemente.

    Domenico Pittino-

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